Visita guidata: “Strade, pellegrini e luoghi sacri dall’antichità al contemporaneo”

Strade, pellegrini e luoghi sacri dall’antichità al contemporaneo.

Museo Leone – Via Verdi 30, Vercelli

Domenica 25 ottobre 2020

Gli Amici dei Musei di Vercelli ODV organizzano per domenica 25 ottobre 2020, in collaborazione con il Museo Leone, una visita guidata all’esposizione che ci porterà in viaggio sulle strade dei pellegrini dal mondo antico fino al secolo scorso.

Un’occasione per ritrovarci dopo la forzata assenza causata dalla pandemia COVID, la visita a questa mostra può essere anche intesa, alla pari dei nostri avi medievali che ad ogni pestilenza dell’epoca rispondevano con processioni propiziatorie a luoghi sacri, come auspicio che si possa riprendere le normali attività della nostra Organizzazione.

Vercelli è da sempre un luogo di passaggio, tappa ottimale per i pellegrini e i mercanti che attraversavano le Alpi verso il sud della nostra penisola, fino a Roma o persino oltre, in Puglia, dove si sarebbero imbarcati per la Terrasanta.

Per questo motivo la città è sempre stata ricca di centri di accoglienza per i viandanti, dalle cauponae e mansiones di età romana agli ospedali medievali, come quello di S. Andrea di fronte all’omonima abbazia oggi conosciuto come salone Dugentesco, S. Giacomo di Albareto, proprietà dei Templari, S. Leonardo dei Cavalieri di san Giovanni di Gerusalemme e con una tradizione di ospitalità che continua ancora oggi nell’Hospitale Sancti Eusebi di vicolo Alciati, gestito dagli Amici della Via Francigena di Vercelli, e ancora l’Ostello del Pellegrino a Billiemme.

L’esposizione con mappe, documenti, fotografie, volumi antichi e opere d’arte che vanno dal XIV secolo al Novecento, ci condurrà a Roma, a Gerusalemme e poi, col Cinquecento, ai Sacri Monti, con uno sguardo su Varallo e Oropa.

Una sezione sarà inoltre dedicata a Vercelli e al suo territorio, con le devozioni locali: il patrono S. Eusebio, la Sindone, che dal 1543 al 1561 è stata ospitata nella nostra città e l’imponente cero degli Ortolani, che fino almeno agli anni Settanta del Novecento era portato in processione in occasione della festa di Maria Maddalena. Un ultimo spazio è riservato ai pellegrini vercellesi, come il canonico Iginio Martorelli, parente di Camillo Leone vissuto nel XIX secolo, che ci lasciò testi a stampa compilati in seguito ai suoi pellegrinaggi sia in Italia sia in Terrasanta.

Lo scopo dell’esposizione è quello, insomma, di ripercorrere un viaggio che può essere spirituale e religioso, ma anche una ricerca interiore mossa da intenti laici e di crescita personale, e osservare l’evoluzione della religiosità e dei cammini con uno sguardo alle tradizioni cittadine, siano esse legate alla devozione popolare locale, o a eventi storici di carattere più ampio.